Nella maggior parte degli uomini, le ragioni del bene e del male dividono e insieme compongono la duplice natura dell’uomo.
Ambedue le mie nature erano assolutamente spontanee.
Mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l’uomo non è in verità uno ma duplice.
L’uomo sarà infine conosciuto come un conglomerato di svariate entità, incoerenti e indipendenti l’una dall’altra.
Ho imparato che l’uomo deve sopportare per sempre il peso e il destino della sua vita: quando tentiamo di disfarcene, essi ci ritornano addosso con nuova e più terribile violenza.
Jekyll provava moltopiù che l’interesse di un padre; Hyde molto meno che l’indifferenza di un figlio.
E accadde a me come accade a tanta parte dei miei simili, di scegliere la parte migliore e di non avere la forza necessaria a tenerla invita.
Che lo volessi o no, ero omai confinato nella parte migliore della mia esistenza. Quanto godetti di questo pensiero!
Che quell’orrore insorgente fosse legato a lui più di una moglie, fosse più intimo di un occhio; che giacesse rinchiuso nella sua carne, dove lo sentiva ululare e lottare per venire alla luce; e che nei momenti di debolezza e quando si abbandonava al sonno lo dominasse e lo escludesse dalla vita.