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Libri Sospesi – Estate 2020

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4 letture interessanti per l’estate dopo il lockdown!

Il primo titolo che vi segnaliamo è una recente uscita per La Nave di Teseo. Un romanzo che tratta una storia d’amore degli anni 50′, ma nello stesso tempo per i fanatici di scienza, è una storia che racconta i misteri del codice del DNA e di come a causa dell’amore, questi studi non sono stati portati a termine.

Canone del desiderio di Richard Powers

Arkansas, anni Cinquanta: Stuart Ressler è un brillante biologo determinato a decifrare il segreto di cui tutti gli scienziati cercano la chiave: il codice genetico dell’uomo. Ma la sua ricerca inciampa in altri linguaggi che gli sono ancora più oscuri – gli obblighi morali, le convenzioni sociali, le regole ferree della musica e dell’arte – fino a deragliare per una donna che fa parte del suo stesso gruppo di lavoro. Venticinque anni dopo, un’altra coppia si trova a indagare su un mistero rimasto sepolto nel tempo: perché il promettente dottor Ressler si è ritirato improvvisamente dal mondo scientifico? A poco a poco, le due storie d’amore, apparentemente distanti, si ritrovano sempre più intrecciate nella doppia elica del desiderio.

Richard Powers (Evanston, 18 giugno 1957) è un romanziere statunitense. Da sempre interessato alle scienze e all’effetto che la sperimentazione scientifica estrema può avere sull’umanità. Le sue opere esplorano gli effetti della scienza moderna e della tecnologia sulle vite umane, mantenendosi lontano dai toni estremi sia dell’esaltazione acritica che del Luddismo intellettuale.

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Il secondo titolo, invece, edito Mondadori tratta un argomento odierno, una vicenda che ci illumina sulle difficoltà di quelle persone che si ritrovato ad affrontare qualcosa di raro, qualcosa che le rende diverse da quello che comunemente definiamo “normale”.

Middlesex di Jeffrey Eugenides

A raccontarci una ben strana vicenda, con una voce avvolgente che si impone fin dalle prime righe, è Calliope Stephanides, una rara specie di ermafrodito che ha vissuto i primi anni della sua vita come bambina, per poi scoprire la sua doppia natura. Responsabile della sua “eccentricità biologica” è un gene misterioso che attraversa come una colpa tre generazioni della sua famiglia e che ora si manifesta nel suo corpo. Inizia così l’odissea di Callie, un viaggio che ci proietta nei sogni e nei segreti della famiglia Stephanides, tra furbi imprenditori e ciarlatani, sagge donne di casa e improbabili leader religiosi, in un alternarsi di nascite, matrimoni, scandali e segreti che dalla Turchia degli anni in cui crolla l’Impero Ottomano si trasferisce nell’America del Proibizionismo e della guerra, dei conflitti razziali e della controcultura, del Vietnam e del Watergate. L’odissea di un’adolescenza in cui si mescolano e si oppongono il senso di un destino, di un’eredità familiare, e la volontà di essere artefice di se stessi, per dare voce ai propri desideri, alla propria sessualità e ai propri sentimenti.

Jeffrey Kent Eugenides (Detroit, 8 marzo 1960) è uno scrittore statunitense. Il suo romanzo Middlesex (2002) ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa 2003. Nell’autunno 2007 ha ottenuto la cattedra di scrittura creativa presso l’Università di Princeton.

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Terzo titolo, anche questo edito Mondadori, riprende argomenti legati alla diversità e all’accettazione di se. Da questo romanzo è stata tratta anche una Serie TV!

I Racconti di San Francisco di Armistead Maupin

La venticinquenne Mary Ann Singleton decide di abbandonare la sonnolenta e noiosa Cleveland e le soffocanti attenzioni dei genitori per trasferirsi a San Francisco, la libera e disinibita città-simbolo degli anni Settanta. Mary Ann trova un appartamento al 28 di Barbary Lane, in un condominio popolato da personaggi bizzarri, a partire dalla padrona di casa, affittacamere e coltivatrice di marijuana. Tra crisi esistenziali, problemi di cuore, droghe più o meno leggere e sperimentazioni sessuali senza limiti di genere, l’eroina dei racconti di San Francisco si ritrova coinvolta in una girandola di avventure urbane dai colori psichedelici, a rincorrere trasgressioni e piaceri che solo la metropoli californiana è in grado di offrire. Pubblicati sul “San Francisco Chronicle” a partire dal 1976, questi racconti sono un classico della letteratura americana da oltre trent’anni.

Armistead Maupin, nome completo Armistead Jones Maupin Jr. (Washington, 13 maggio 1944), è uno scrittore statunitense. Verso la metà degli anni settanta inizia la sua attività di scrittore, creando Tales of the City, una serie di racconti ambientati a San Francisco pubblicati per la prima volta su Pacific Sun e successivamente sul San Francisco Chronicle. Maupin è uno degli autori più apprezzati dalla comunità LGBT.

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Per finire una storia di diversità sociale edita Einaudi, una storia che rispecchia tutti i ragazzi che sentendosi intrappolati in una vita o in una società che non riescono a comprendere. Iniziano a vivere attraverso una finestra virtuale.

La vita alla finestra di Andrés Neuman

Inizio anni Duemila, una città spagnola come tante. Net, un ragazzo come tanti, scrive. Chino sul suo computer, digita lunghe mail che indirizza a Marina. Notte dopo notte, alle finestre che si aprono sullo schermo Net consegna il racconto delle sue giornate, tra lo sfaldamento e la traballante ricomposizione della sua famiglia, la scoperta dell’amore, l’ansia per l’avvenire incerto. Ma Marina, irrintracciabile e misteriosa quasi quanto l’universo virtuale, non risponde mai… Ma quello che sappiamo di Net, delle liti tra i genitori, dei legami sentimentali della sorella Paula, delle notti di eccessi con Xavi, dei pranzi domenicali a casa degli zii, dell’incontro con l’audace Cintia di cui è impossibile non innamorarsi, è solo quello che Net decide di scrivere a Marina. Forse una sua ex ragazza o un’amica lontana, forse un’interlocutrice immaginaria, Marina è una presenza indistinta che esiste solo in una tela di ricordi ed emozioni che Net va intessendo con le mail che le indirizza. «Forse sentiamo il bisogno di concepire sullo schermo la perfezione narrativa che manca alla nostra vita», riflette Net: le finestre di Windows diventano allora il simbolo della sua urgenza di raccontare, di fissare nel mondo virtuale la versione di sé e degli altri che scorge dalla sua prospettiva. E che sarà irrimediabilmente ingannevole come, del resto, sempre lo sono i frutti della narrazione. Ma è da un altro tipo di finestre, quelle reali, quelle delle case, che Net osserva la vita che scorre per le strade, nei cortili, nelle stanze altrui. Solo così, staccando gli occhi dallo schermo, il significato di ogni cosa si rivela in tutta la sua ineffabile semplicità.

Andrés Neuman Galán (Buenos Aires, 28 gennaio 1977) è uno scrittore, poeta e traduttore argentino naturalizzato spagnolo, opinionista e blogger nonché professore di Letteratura latinoamericana presso l’Università di Granada.

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