Aporia è ambientato a Milano durante la
La trama segue due filoni di investigazione. Da una parte Edoardo e Kwame cercano disperatamente notizie su Federica, la ragazza per la quale sono stati ingaggiati. Dall’altra Kwame ha una ricerca in sospeso da tanti anni e tante domande alla quale non è riuscito a dare una risposta.
La vita di Federica è appesa ad un filo, ed entrambi i protagonisti sanno che la velocità è la cosa più importante in questi casi. I genitori di Federica sono sicuri che la ragazza non si sarebbe mai allontanata volontariamente. Ma purtroppo le piste da seguire scarseggiano.
Apparentemente “Aporia” sembra un semplice giallo, ma ad un certo punto, reale e soprannaturale si intrecciano. Ed è proprio questo particolare che rende interessante la storia.
Kwame, infatti, ha un segreto. In alcuni momenti si assenta totalmente e ha delle “sensazioni”. Riesce ad entrare nella mente delle persone e vedere quello che vedono, percepisce se dicono la verità o se mentono. Questo aiuta molto Edoardo, passo dopo passo, ad entrare in contatto con tutte le possibili persone che conoscono Federica.
Nella storia è affrontato il tema dell’Aporia che, nella filosofia greca, indica l’impossibilità di dare una risposta precisa ad un problema poiché ci si trova di fronte a due soluzioni. Ed entrambe possono essere quelle giuste. I due investigatori si trovano spesso davanti ad un problema del genere e non è così semplice seguire una pista quando le porte che si aprono sono troppe e tutte possibili.
Per concludere, ho trovato questa lettura molto scorrevole. Pagina dopo pagina, si rimane intrigati dal caso da risolvere tanto da rimanere delusi man mano che le varie piste più probabili vengono scartate. Forse la scrittura non è abbastanza incalzante e non sono riuscita a tenere gli occhi incollati alle pagine come avrei voluto. Nonostante tutto, l’ho trovata una lettura semplice e senza troppo impegno, ma sicuramente piacevole!