Oggi vi parlo del libro più atteso dell’anno. Dopo la fine della trilogia di Divergent, Veronica Roth torna alla carica con una nuova storia. Si tratta questa volta di una duologia!
Carve the mark ha due voci protagoniste che si alternano capitolo per capitolo. Cyra e Akos sono i personaggi principali.
Cyra è la secondogenita di colui che governa la regione Shotet. Akos è il figlio della veggente della regione Thuve. Sono due popolazioni molto diverse che si ritrovano a vivere nello stesso pianeta ma separati da una divisione. Sono in continua guerra per conquistare tutto il pianeta, ma entrambe hanno sempre vissuto nella convizione che l’altro è l’usurpatore delle loro terre. Non è semplice riuscire a capire l’ambietazione della storia, ci sono diversi pianeti, alcuni vengono solo nominati. ogni popolazione ha delle caratteristiche particolari, delle tradizioni difficili da sdradicare. Fra i pianeti viaggia la cosiddetta Corrente, che è considerata la linfa vitale di tutto.
Ogni persona ha un dono, che in alcuni si manifesta in modo positivo in altri no. E’ un dono dovuto alla presenza della corrente, per gli abitanti di questi pianeti la corrente rappresenta l’anima che vive in ogni cosa, che la rende viva e si manifesta in ognuno di loro come un dono.
Nel caso di Cyra, la corrente le provoca dolore, è visibile sulla sua pelle come tante righe nere. Nessuno può toccarla senza provare dolore, tranne Akos, lui ha il dono contrario, blocca la corrente. Sia dentro Cyra, sia in ogni altra cosa.
Fra veggenti, viaggi fra i pianeti e vita di corte, conosceremo meglio i due protagonisti e le sfumature dei loro caratteri vissuti in ambienti del tutto diversi. Akos con una famiglia che lo ha sempre difeso e sostenuto, Cyra con un padre ed un fratello che l’hanno utilizzata come arma contro i loro nemici.
C’è qualcosa che lega queste due famiglie, i veggenti lo chiamano fato. Non tutti lo hanno ma coloro che lo ricevono sono dei predestinati, qualsiasi cosa facciano il fato si avvererà prima o poi.
Qualcuno è mai riuscito a contrastare il fato? E’ possibile cambiare il proprio dono e manipolare la corrente?
La scrittura è coinvolgente, le parole entrano dentro e annullano il resto del mondo intorno.
Ogni pensiero, sentimento e dolore di Cyra è percepibile.
Tutto quello che prova è trasparente, sembra di sentire le sue stesse sensazioni.
Quello che non è facile da seguire è la trama che riguarda i pianeti e i vari popoli. Ma diventa sempre più chiaro procedendo con la lettura.