- Mary Poppins
- P. L. Travers
- Fabbri Centauria, 2016, 199 pag.
- € 10.20
- Narrativa per ragazzi.
Se qualcuno di voi ha letto il romanzo, sarà rimasto deluso dal fatto che “supercalifragilistichespiralidoso“ non è mai menzionato, così come “basta un poco di zucchero”. Tutta la parte musicale è opera di Walt Disney.
Diciamo che la Mary Poppins del libro, piuttosto che quella del film, è leggermente più severa. Segue le regole delle governanti e delle istruttrici dell’epoca. Si occupa dei bambini di casa e di tanto in tanto fa una delle sue magie per insegnare ai bambini qualcosa, ma alla fine nega di averle fatte.
La famiglia Banks vive sul “Viale dei Ciliegi 17” in casa ci sono 4 bambini, Michele e Giovanna, i maggiori, e i gemellini Giovannino e Barbara, e la loro storia inizia proprio quando la vecchia tata decide di andare via e sopraggiunge Mary Poppins per sostituirla.
La storia e la sua ambientazione sarebbero del tutto reali se non fosse per le magie di Mary Poppins e di tutti i suoi amici leggermente strambi. In ogni capitolo incontriamo un personaggio che Mary Poppins presenta ai bambini, uno più strano dell’altro: l’uomo che vende i fiammiferi, che nel film è lo spazzacamino, lo zio che inizia a volare quando pensa a qualcosa di divertente, il cane Andrea che non vuole saperne di mettere il cappotto e la nonnina che vende il pan pepato.
Alcuni di questi personaggi sono presenti anche nella trasposizione cinematografica altri no. Una scena che hanno in comune è quella della signora degli uccelli, anche se nel libro perde quella nostalgia trasmessa dalla musica.
Devo dire che il libro non mi ha entusiasmato molto, soprattuto se paragonato al film del 1965. L’ho trovato a tratti noioso anche se in alcuni capitoli insegna ai bambini qualcosa, come ad ascoltare gli animali, i punti cardinali e le diverse etnie. Per il resto, invece, non ho provato nessun legame nè con i bambini nè con la stessa Mary Poppins che non risulta sicuramente un personaggio molto simpatico.