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Mezzanotte alla Libreria delle Grandi Idee di Matthew Sullivan

Lydia è una donna segnata da un passato difficile da dimenticare. Dopo tanti anni è riuscita a liberarsi dai ricordi dolorosi, ha un fidanzato, un lavoro e sembra quasi essere felice o quantomeno vive giorno dopo giorno la sua routine. Ama i libri e lavora in una libreria molto particolare, un posto così grande che riesce ad accogliere molte persone, alcune anche per molte ore al giorno.

I colleghi di Lydia hanno soprannominato i loro clienti fissi, topi da libreria, sono persone che sopratutto nelle ore serali si rifugiano fra i libri, anche senza acquistare alcun titolo. Sia Lydia che gli altri commessi sono affezionati a loro e ormai li considerano parte della libreria.

Quella che sembra una storia tranquilla, in realtà si trasforma piano piano in un thriller, con tanto di sangue e suspance. Tutto cambia in una notte, quando Joey uno dei topi da libreria, decide di suicidarsi fra gli scaffali. Lydia ne rimane sconvolta, e nel cercare di aiutarlo, la ragazza trova nella tasca dell’uomo una foto che la ritrae da piccola.

Inizia così un viaggio nel passato attraverso i ricordi di Lydia, un passato difficile da dimenticare ma che la ragazza era riuscita in un certo senso a superare e in parte a dimenticare. La foto è solo l’inizio di un indagine per cercarle di collegare il nesso fra Joey e il passato di Lydia.

Non ho per niente apprezzato il personaggio principale. Lydia è in continua lotta con se stessa, ma non è abbastanza limpida, non si capisce che cosa prova. Ha un fidanzato, ma non è chiaro il sentimento che li lega. Riscopre un vecchio amico, ma anche in questo caso i suoi sentimenti non sono chiari. Tutto questo, porta il lettore a non appassionarsi alla storia, diventa semplicemente una indagine fredda.

Il personaggio di Joey è quello costruito meglio. Dalla vita ha avuto solo delle risposte negative, abbandonato da tutti sembra alla ricerca di quell’affetto che non ha mai avuto. E’ un solitario che cerca conforto nei libri e proprio grazie a questi riesce a comunicare con Lydia.

Tralasciando il poco coinvolgimento, la storia presa come giallo/thriller, è originale e imprevedibile. Da amante dei libri mi è piaciuta l’ambientazione nella libreria e il modo in cui gli indizi vengono lasciati utilizzando i libri, l’ho trovato geniale e soprattutto particolare. Però, nulla di più, non è una storia che tiene il lettore incollato alle pagine più del dovuto a parte qualche capitolo molto avvincente.

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