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Un giorno come un altro di Filippo Venturi – Recensione

Recensioni

Un giorno come un altro di Filippo Venturi

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Bologna, 2014: la mostra “Il mito della Golden Age”, che espone, tra gli altri, il celeberrimo dipinto di Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”, è nel suo pieno svolgimento. Grazie a un’incredibile serie di circostanze favorevoli, Martino, meccanico spiantato dedito ai furti di cerchioni, in una tranquilla serata di maggio riesce a intrufolarsi a Palazzo Fava, sede dell’esposizione, e a entrare in possesso del quadro. Parte così la storia del furto del secolo che, tra ricerche disperate e strampalate richieste di riscatto, vede protagonisti ladri dal cuore buono e funzionari tutt’altro che ineccepibili, in un crescendo di colpi di scena che porteranno a un finale inaspettato…
  • Editore: Pendragon
  • Pagine: 221
  • Prezzo di copertina: € 11,90 (Flessibile)
  • Collana: Linferno
  • Uscita: 13 Maggio 2015

Martino è il protagonista di questa storia, un uomo che vive nella città di Bologna e che si mantiene con qualche piccolo furto di pezzi di ricambio delle auto. Incontriamo per la prima volta Martino proprio dopo uno di questi furti, quando, dopo essere scampato all’inseguimento della polizia, si rifugia in un museo ed incontra per la prima volta la sua Griet.

Martino la guarda attentamente e si rende conto che gli ricorda tantissimo la donna della sua vita Mika e, senza rendersi conto dell’importanza del quadro che ha di fronte, decide di prenderlo.

Per qualche motivo il furto diventa più semplice del previsto e senza far scattare nessun allarme Martino riesce a scappare in bicicletta con la sua bella Griet che altro non è il quadro della ragazza dell’orecchino di Perla del grande Vermeer.

L’idea di Venturi parte da un avvenimento reale che ha riempito le strade di Bologna lo scorso anno, infatti, la città ha ospitato davvero il quadro di Vermeer ed è stato un evento molto importante che ha raccolto persone da tutte le parti d’Italia e proprio in quei giorni la città di Bologna era completamente tappezzata di foto riguardanti la ragazza dall’orecchino di perla, così come descritto nel libro.

E se in quei giorni il quadro fosse stato davvero rubato? Se non ce ne fossimo accorti perché è stata subito sostituita con una copia perfetta? E se dietro tutto questo ci fosse stato un piccolo ladro di nome Martino?

Sono davvero rimasta colpita da questa idea originale e anche se credete che Martino non avrebbe dovuto agire in questo modo, leggendo queste pagine vi ritroverete a tifare per lui. Perché ci permette di guardare un quadro così famoso con occhi diversi, quelli di un Martino innamorato di Griet così come della sua Mika.

Ogni personaggio si distingue per il modo in cui dialoga con gli altri, si nota subito che è stato curato ogni aspetto a partire dal modo di esprimersi per finire alla situazione sociale di ognuno. E’ divertente osservare Martino che ammira il quadro non con gli occhi di un esperto, ma semplicemente con occhi entusiasti e curiosi di questa semplice donna con un orecchino luminoso che ha fatto impazzire il mondo.

E’ davvero strano leggere di una storia ambientata nella città i cui vivi e che conosci abbastanza bene. La maggior parte delle scene sono narrate nelle vie vicino casa mia. Quindi riesco ad immaginare perfettamente tutti questi posti. E inoltre ho riscontrato diversi fatti noti di Bologna, è risaputo, ad esempio che in Via Petroni tutte le sere i condomini protestano per gli schiamazzi e leggerlo nel libro mi ha fatto sorridere.

Concludo consigliandovi di leggere questo libro, lo troverete davvero interessante e particolare, qualcosa che non si legge tutti i giorni!

Stelle: 4/5

Consigli di lettura: Dopo aver letto questa storia non guarderete più la ragazza con l’orecchino di perla allo stesso modo!

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