Stanza 19 di Gero Marino
- Editore: Self-Publishing
- Pagine: 176
- Prezzo: €8,06 (Cart.) €2,99 (ebook)
- Uscito: 15 Aprile 2015
Oggi vi parlo di un libro che ho finito di leggere qualche settimana fa, ma per tempo e a causa degli esami sono riuscita a scrivere solo ora.
Il romanzo di Gero Marino, Stanza 19, a prima vista può sembrare un romanzo fantasy o fantascientifico ma in realtà si avvicina molto di più ad un manifesto di protesta sociale, la cover e il titolo sono scelti molto bene a mio parere, richiamano il mistero celato all’interno della storia.
Stanza 19, racconta la storia di due uomini, accomunati da un destino simile. Sergio, il protagonista, è un normale ragazzo lavora ed esce con gli amici, vive con i genitori e non ha una vita molto interessante. Un giorno, però, a causa di un temporale rimane bloccato sulla strada che dovrebbe riportarlo a casa e si imbatte in Christophe, un barbone alcolizzato che vive vicino ad un bar e approfitta dei clienti per farsi offrire qualcosa da bere.
All’inizio, come tutti, anche Sergio resta lontano dal barbone ubriaco, ma qualcosa in quell’uomo lo attira e vuole provare ad ascoltarlo perché probabilmente ha qualcosa da raccontare.
Leggere questa storia vi ricorderà i vostri nonni, anche loro come Christophe sembra non abbiano ben chiara la linea temporale, raccontano diversi avvenimenti come se fossero capitati nello stesso periodo e non molti anni prima. Ma Christophe e i suoi racconti seguono una linea temporale così strana che le date citate non sembrano provenire da passato, ma dal futuro.
La particolarità di questa storia non è quella celata dalle incongruenze temporali di Christophe, ma piuttosto l’autore utilizza il racconto del barbone ubriaco per aprire un dibattito nei confronti della società odierna alla luce degli ultimi avvenimenti politici e storici e della situazione Italiana e europea. Come siamo giunti a questo punto? Perché siamo arrivati a dover studiare e vivere senza poter avere una speranza di lavoro e di felicità? Siamo continuamente circondati da persone che non riescono ad arrivare a fine mese, uomini licenziati che non possono mantenere le proprie famiglie e che decidono che l’unica via d’uscita è il suicidio. Perché lo stato e chi ci governa permette tutto questo?
Christophe ci racconta le ingiustizie e le contraddizioni del suo tempo, che potrebbe essere benissimo il nostro, denunciando politiche sociali ed economiche che hanno portato alla crisi. Christophe ha lottato per avere un lavoro, ha lottato per la donna che amava a cui non poteva dare una stabilità economica, e diverse volte si è ritrovato a dover ripartire da zero. Finiremo tutti come Christophe o abbiamo la possibilità di riemergere da questa situazione?
Christophe ci insegna che siamo ancora in tempo per cambiare qualcosa.
Il futuro è ancora nelle nostre mani.
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Voto: 3½
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Consigli di lettura: Un manifesto di denuncia sociale.