Quando una persona ti attraversa l’anima, una parte di te si sbriciola, peccato sia la parte su cui hai sempre contato.
Come se si fosse svegliato in un luogo sconosciuto e non sapesse tornare a casa.
Le cose finiscono. Ogni giorno e notte, l’estate come l’inverno, un bacio e l’amore, il vino durante una cena, la lavapiatti dopo il risciacquo, la benzina anche se hai fatto il pieno, la scorta di legno e di provviste, le terapie e un buon libro, la pausa caffè e la coda al botteghino, un racconto e un brutto sogno. Le calze finoscono nel cassetto e gli abiti nell’armadio. L’auto in garage. Le lettere nella cassetta. I colpevoli in prigione. La scuola finisce quando suona la campanella. Finiscono le guerre, le malattie, gli esami e lo zucchero. La musica se sollevi le dita dai tasti di un pianoforte. Tutto finisce, forse anche il mondo un giorno.
Prenditi tempo per te stessa, rifletti chiusa nella tua stanza e leggi ogni cosa, non importa da dove arriva, sarà sempre un’occasione da cogliere.
Non preoccuparti troppo del domani, i veri problemi saranno quelli che meno ti saresti aspettata di dover risolvere e non essere crudele con gli altri, anche quando sarai molto arrabbiata e tutto ti sembrerà impossibile. Pensa alle tante cose che hai e non a quel poco che ti manca e fai sempre tesoro dei complimenti che ricevi perché con il tempo diminuiranno. Ragiona con la tua testa e con quello che hai imparato, non farti confondere dagli altri.
Il dolore è strano. Si manifesta all’improvviso e puoi solo aspettare che scompaia da sé. Non ci sono soluzioni né risposte. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare.
AMAZON